giovedì 27 settembre 2007

Intervista a mestre Roberto "Risada" Atalla


Amici insieme



Ciao Roberto,sei stato in Italia molte volte dal 2004. Cosa puoi dire riguardo al tuo gruppo?

Bene, sono molto orgoglioso dei nostri risultati, siamo un piccolo ma solido gruppo di grapplers, con clubs a Livorno, Ferrara, Bologna e La Spezia. Tutto il nostro team si allena insieme e sta facendo molto bene nei tornei. Spero che la nostra squadra continui a cescere con un ritmo lento, assicurandomi di tenerla unita come una famiglia e senza alcun conflitto di interessi. Io farò del mio meglio per imparare bene la lingua italiana a dare insegnamenti sempre migliori, comunicando con ognuno, perché il futuro sia ancora più brillante per la nostra squadra in Italia.

Sono stato in Italia cinque volte ed ogni volta rimango sorpreso della crescita dei nostri atleti, ce ne sono molti di più del 2004 e tutti stanno migliorando. Questa è la vera motivazione per me.

Come trovi il livello del jiu jitsu in Italia rispetto alla prima volta che sei venuto qui?

Riguardo al nostro gruppo, è facile vedere che ognuno è migliorato molto. Bernardo e Gianluca sono venuti in Brasile a combattere ed hanno accumulato ancora più esperienza, migliorando le loro conoscenze e trasmettendole agli altri studenti. La loro passione per lo sport mi dice che il cielo è l'unico limite. Chiaramente se io potessi stare più a lungo i miglioramenti sarebbero più veloci, ma sto progettando per il prossimo anno di rimanere di più a Livorno, per raggiungere ulteriori miglioramenti coi mei ragazzi!

Sei solito dividere le cinture nere in 2 generi…. primo e secondo genere…. puoi spiegare questa differenza?

Si tratta di uno spunto preso da un periodico di karate: un giovane studente va dal suo maestro, un sesto dan cintura nera con molti tornei vinti alle spalle, chiedendogli perché non usa i gradi, ma solo una semplice cintura nera. Il maestro risponde al suo allievo: "Nella mia ottica esistono solamente 2 tipi di cinture nere. Il tipo buono e il tipo non buono. Mi piace pensare a me come uno appartenente al primo genere".

Quando lessi ciò, notai immediatamente che il principio poteva essere applicato facilmente anche alle altre arti marziali, e pure a molti aspetti della vita. Ci sono chiaramente i buoni e gli eccellenti combattenti, ma tu puoi riconoscere facilmente i non buoni, quelli che non dovrebbero insegnare affatto. Sfortunatamente però nessuno va da loro a consigliargli di scegliere un altro lavoro. Se qualcuno poi lo fa, lo ignorano, perché nelle loro menti, loro sono i migliori, ma non hanno avuto l'opportunità di provarlo…

Secondo te quale è la differenza tra un buon insegnante di jiu jitsu ed uno poco valido?

Un buon insegnante si preoccupa dei suoi studenti, viaggia insieme a loro per assisterli nelle competizioni, li aiuta a crescere e a raggiungere il livello più alto, si dedica allo sport con amore, e stringe amicizia con la sua gente, non è là solo per prendere i loro soldi. Essere un campione non significa necessariamente essere un buon insegnante, ma è duro essere un buon insegnante se non migliori il tuo jiu jitsu tramite la competizione e lo sparring in palestra. Si ha una comprensione limitata del gioco. Il jiu jitsu è uno sport molto difficile e molti istruttori sembrano non vivere nella realtà. L'umiltà è molto importante, lo stesso la consapevolezza. Senza queste qualità una persona molto difficilmente diventa un buon insegnante.

Cosa puoi dire ai "fanatici" delle cosiddette tecniche ninja e dei video didattici? Pensi sia possibile imparare il jiu jitsu sui video?

Questa purtroppo è una tendenza dei tempi moderni. Molte persone passano ore su internet o di fronte alla Tv guardando i ribaltamenti dalla x guard o i video sul twister e sulla rubber guard, invece di andare giù in palestra a lavorare sodo. Il Jiu Jitsu è fatto di basi e principi, come ogni altra arte marziale e queste persone purtroppo sprecano la maggior parte del loro tempo. Dimmi tu quante persone hai visto vincere tornei usando le "sottomissioni segrete" mostrate da qualcuno famoso?

La realtà della competizione è fatta di armbars, triangoli e strangolamenti, questi sono gli attrezzi del mestiere. Non ho mai visto nessuna cintura nera sottomettere alcun avversario con le cosiddette "sottomissioni avanzate" Ciò che vedo sono persone finalizzate da armbars, semplici strangolamenti e kimura.

Guardare la realtà presente nei video dei tornei migliorerà molto di più il tuo jiu jitsu, più che guardando gli instuctionals. Nulla sostituisce le ore passate sul tatami, un buon allenatore ed un valido gruppo con cui allenarsi sono le cose più importanti.

La tua ultima performance in competizione è stata ottima…. Hai vinto in semifinale 20 - 0, ed in seguito la finale, conquistando la medaglia d' oro nella tua divisione. Cosa puoi dirci a riguardo?

Ero in una buona forma, probabilmente la mia migliore forma dal 2000, quando mi infortunai al ginocchio. Il mio avversario in finale era un forte atleta americano che ha vinto 2 mesi più tardi il campionato Panamericano, battendo Alexander Soca (former adcc champion). Ciò rende la mia vittoria ancora più prestigiosa, ma sono sicuro che potrei fare ancora meglio, con un pò più di tempo per allenarmi.

Purtroppo viaggiare sempre non aiuta molto, è molto difficile essere al top e quest'anno almeno, non penso di competere più. Ho buone speranze comunque prima della fine del 2008, di essermi stabilito da qualche parte, magari Spagna o Italia,avendo cosi un pò più di tempo per pensare a me.

Tu sei 3 volte campione del mondo, una volta campione europeo e hai vinto molti altri tornei importanti in Brasile e in Europa. Dicci qualcosa sui tuoi prossimi progetti.

Mi sto concentrando sull'insegnamento e la crescita del nostro gruppo, lavorando solamente con persone che hanno la mia stessa passione per lo sport, per questo è duro trovare tempo per allenarmi. Voglio lottare ancora in alcuni tornei, così da non dire che sono andato in pensione. Al momento, come ti ho già detto, non ho il tempo per prepararmi per il livello dei tornei a cui vorrei partecipare..

Sei solito dare seminari che seguono un stile preciso di insegnamento…. cominciando dalle basi e proseguendo a tema, su argomenti come mezza guardia e passaggi di guardia. Dicci qualcosa su questo tipo di scelta e quali sono le prossime date dei tuoi seminari qui in Italia.

Da quando ho iniziato a fare seminari, ho sempre voluto avere un marchio distintivo, una didattica che permetteva agli studenti di avere dei seminari molto tecnici, ma allo stesso tempo con posizioni reali e facili da ricordare. Niente armbars saltati o chiavi di ginocchio rotolanti. Nei miei seminari lo studente ha normalmente un livello di dettagli troppo spesso trascurato, tutte le posizioni connesse e tutte facenti parte di un unico progetto. Isoliamo cosi la mezza guardia, la guardia aperta e le altre posizioni, lavornado su variazioni che permettono ad ognuno di migliorare quasi immediatamente quell' aspetto del gioco. Questo si è dimostrato essere molto efficace ed è il motivo principale del perché mi richiamano sempre dove ho dato seminari in passato. In ognuno di questi si possono vedere facce nuove, ma la percentuale di persone che tornano una seconda, terza o quarta volta è ciò che mi spinge a continuare su questa strada. Gli allievi notano che il loro livello di comprensione e il loro gioco sono migliorati dopo i miei seminari, e credo sia per questo che mi invitano di nuovo.

Tornerò in Italia a dicembre per 2 settimane. Sarà la mia ultima tappa prima di tornare in Brasile per Natale. Il prossimo anno tornerò a febbraio o marzo.

L'Italia è un luogo molto bello, mi ricorda per molti versi il Brasile, con persone felici ed amichevoli, una cultura unica ed il cibo più buono che abbia mai mangiato. E' normale che senta il bisogno di starci maggiormente.

Grazie per il tuo tempo mestre

Grazie a voi ragazzi