Essere curiosi, nel senso più ampio del termine, è la caratteristica che personalmente apprezzo maggiormente in un allievo. Prima della dedizione, della competitività e dello spirito guerriero.
La curiosità comporta di per se la ricerca, la quale è a sua volta attributo indispensabile per alimentare nuova curiosità.
L'allievo che non attende che sia l'istruttore a dettargli la via, ma la ricerca per proprio conto, sarà un allievo che progredirà più velocemente degli altri, che accrescerà il prorpio bagaglio tecnico di nozioni in maniera esponenziale, sommando i risultati della sua ricerca a quelli della pratica giornaliera in palestra.
La curiosità nel campo del Jiu Jitsu è da intendersi come ricerca di nuove tecniche, nuove metodologie di allenamento, nuove tecniche di comunicazione applicabili nell'insegnamento e così via.
Posso senz'altro dire che provo soddisfazione in prima persona quando un allievo mi fa domande ed anche quando non ne fa, ma dimostra di aver acquisito un concetto che mai gli ho spiegato.
Seguendo i principi sin qui espressi, si può tranquillamente affermare quindi che la curiosità è sinonimo di sete di conoscenza e, di riflesso, di apprendimento più veloce ed efficiente.