mercoledì 15 aprile 2009

La tecnica perfetta....

Girando un pò per accademie di Jiu Jitsu, siano esse in Italia, Europa, Stati Uniti o Brasile, si può notare come vi siano sostanziali differenze di stile da individuo ad individuo, cintura a cintura e in ultimo anche da accademia ad accademia. Questo è dovuto principalmente ad uno degli aspetti più interessanti della nostra arte, vale a dire il quasi totale orientamento al combattimento.
Va da se quindi che uno adatti il proprio stile in basa alla conoscenza tecnica, alla sua conformazione fisica, all'età e all'esperienza.
Possiamo trovare combattenti tecnici e metodici nel cercare posizioni e chiusure, altri atletici ed esplosivi con uno stile di continuo attacco e movimento, altri infine un mix di entrambi, capaci sia di attaccare, sia di difendere e contrattaccare.
Per quanto mi riguarda, premettendo che è solo una opinione dettata dal cammino marziale sin qua svolto, nonchè dei fattori elencati pocansi, posso dire che ricerco uno stile di jiu jitsu molto basato sul controllo e il consolidamento della posizione, nonchè sul tempismo e la ricerca dell'angolo di attacco giusto. Questo per quanto riguarda la lotta al suolo e quella in piedi.
Il tutto coordinato da una strategia corretta e una attitudine mentale vincente.
Questa mia scelta è principalmente dettata dalla mia voglia di continuare a fare jiu jitsu per sempre, anche in età avanzata, dove giocoforza non potrò ne passare la guardia di potenza ne vincere per un raspage in capriola o per una finalizzazione volante.
Ad ognuno quindi il suo jiu jitsu, sempre consapevolmente e mai fine a se stesso. La competizione deve essere il mezzo e non il fine.
Buon tatami a tutti!!!