
Un'esperienza memorabile, un viaggio lunghissimo che mi ha portato in Florida con la nazionale italiana (insieme a me, l'amico Lamberto Raffi e il coach Saverio Longo). Un'organizzazione impeccabile con albergo 4 stelle, piscina e servizio bus ininterrotto. In più un torneo con grandi nomi, che è la cosa più importante. Rodrigo "Comprido" Medeiros (pluricampione mondiale di BJJ), Jhonatas Novaes (nostra vecchia conoscenza e vincitore del Grappler Quest), Jacob Vholkmann (recentemente protagonista allo UFC 106 contro Paulo Thiago), Mario Rinaldi (finalista ADCC), Ben Askren (nazionale americano di lotta libera a Pechino 2008 e finalista ADCC), l'altro brasiliano Kitober (cintura nera di Oswaldo Alves e sconfitto solo da un certo Andrè Galvao al mondiale cbjjf), Jeff "The snowman"Monsen e molti altri.
Capite quindi che non partiamo tra i favoriti....Io parto con il primo match dove mi trovo di fronte un americano del ATT, vinco 5-4 e mi trovo davanti Ben Askren, cioè il futuro campione della categoria. Evito la lotta in piedi con lui, lo porto nella guardia senza subire il punto in passivo, provo una kimura che lui difende molto bene e su un suo tentativo di passaggio di guardia cado nel suo temibile "brabo choke". Mi alzo un pò amareggiato ed aspetto i ripescaggi, dove mi trovo davanti il brasiliano Kitober. So che è un cliente scomodissimo, cerco quindi di lottarci in piedi, lui rifiuta e attacca con un armlock dalla guardia, che io difendo. Passa successivamente ad un triangolo che difendo ancora, una omoplata che ottiene lo stesso esito e appena passo in mezza guardia lui attacca il mio piede in kimura. Difendo, ma incappo nella chiave al ginocchio e devo dire addio ai miei sogni di podio. Ho trovato la poule più numerosa e affrontato il vincitore ed il terzo classificato, nonchè vincitore il giorno dopo del torneo Gi (tutte vittorie per sottomissione!!!!)...Nessuna scusa...la prossima volta si deve fare meglio!!!!
Affronto la seconda giornata con uno spirito diverso, conscio del mio miglior gioco col kimono...ma durante il riscaldamento cado male sulla mia caviglia già dolorante, che si gonfia come un pallone. Decido comunque di lottare e riesco a vincere 3-2 la mia lotta con la cintura nera di judo americana....Esco zoppicante e impossibilitato a continuare. Altro sogno di podio svanito.
Le conclusioni sono facilmente deducibili, americani e brasiliani sono di un altro pianeta al momento, altre nazionali sono molto forti, ma con loro mi sento di dire che possiamo giocarcela...
Voglio ringraziare personalmente Saverio Longo per il lavoro che sta facendo e soprattutto per come lo sta facendo. Mi ha dato questa opportunità e mi sarebbe piaciuto ripagare la sua fiducia con un podio che purtroppo non è arrivato. Il suo lavoro e quello di Vito Paolillo, sempre lontano dai riflettori, è prezioso per il grappling italiano. Continuate cosi!!!!!
Infine il mio bravo personale a quel gran guerriero di Lamberto Raffi, compagno di viaggio spassosissimo. 39 anni e mai domo. Ritmo indiavolato in competizione, gioco in piedi di altissimo livello, tenacia fuori dal comune. Ha preso armi e bagagli, si è pagato la trasferta ed ha portato a casa un bronzo nella categoria assoluto con Gi....Qualcuno dei tanti chiaccheroni in giro dovrebbe prendere spunto.....