sabato 21 maggio 2011

RGC Italia

Che cosa significa essere un membro del Rio Grappling Club Italia?
Mi interrogo continuamente sul significato di questo epiteto che ogni ragazzo del nostro team può andar fiero di possedere.
Al di là del significato reconditamente anatomico della parola "membro", tanto caro a ragazzi come Andrea "Battistacca" Lavaggi e Vanni "Uomo in catene" Altomare, che rivendicherebbero orgogliosamente l'appartenenza ad una cerchia di cui "il membro" è il simbolo principe, vorrei invece soffermarmi sul significato più generico del vocabolo.
Essere un membro del RGC significa condividere per scelta e non per imposizione un codice non scritto di regole comportamentali che hanno il gruppo come entità prima. Appartenervi significa letteralmente gioire e piangere coi compagni, aiutarli, spronarli, essere loro di esempio, prenderli ad esempio, mettersi in discussione con loro e crescere insieme a loro.
Non stupisce che dall'esterno il nostro gruppo sia visto come molto unito. Chi ne è entrato a far parte, durante il corso degli anni, si è dimostrato una persona che in un certo senso ne ha sempre fatto parte...Che aveva già dentro di se quella filosofia, o che comunque l'ha subito sposata.
Non siamo un gruppo elitario, solo un gruppo che racchiude in se gente simile, con gli stessi valori e che intende il fare Jiu Jitsu nella stessa maniera.
La gerarchia non è regola imposta, ma scelta. Il costruire uomini ad atleti allo stesso tempo è il target primario. Costruire la persona fa parte della ricerca interiore di ognuno. Andare in giro a testa alta, pronti a rispettare chi lo merita è il nostro orgoglio.
Posto una piccola intervista fatta dall'amico Manolo di Grappling Italia al nostro Valerio "Merz" Mori Ubaldini, dopo la vittoria di Biella.
Al di là della qualità dell'audio, davvero pessima, vorrei vi soffermaste su cosa Valerio sottolinea come requisiti fondamentali per i passaggi di grado nel team RGC.