giovedì 30 ottobre 2008

Marzialità e Jiu Jitsu brasiliano

Vorrei soffermarmi, in questo post, sul significato di marzialità e nello specifico, come esso è relazionato al contesto del Jiu Jitsu brasiliano.
Come molti di noi sanno, la disciplina rigida che vige nelle arti marziali tradizionali, quella di stampo simil militaristico per intenderci, nel JJ brasiliano è molto meno marcata. Per questo possiamo definire il nostro ambiente meno marziale di quello di karate, judo o kung fu?
Permettetemi di farvi una domanda: secondo voi è più marziale un ambiente dove l'indumento (nel nostro caso il kimono) non sempre è bianco splendente e profumato di vaniglia a causa degli allenamenti duri che lo inzuppano di sudore, oppure un altro dove il kimono è perfettamente lindo semplicemente perchè non vi ci si suda mai dentro?
Prima di rispondere facciamo una breve analisi della parola:
"marziale" = "appartenente al Dio Marte, cioè il Dio della guerra".
Va da se che se nell'ambiente si allena "la guerra", intesa nella connotazione più moderna della parola, si ha un ambiente marziale. Dove si fanno semplicemente movimenti coreografici oppure combattimenti lontani anni luce dalla realtà, non si ha un ambiente marziale.
E' errore comune identificare la marzialità con la rigidità. Poco serve avere il kimono sempre in ordine o neanche il rumore di una mosca che vola sul tatami se poi viene a mancare l'essenza, cioè il combattimento e l'allenamento duro.
Concludo dicendo che non per questo si deve odorare di animale, fare del tatami uno "stadio" o dimenticarsi di fare il saluto, dico semplicemente che sono ottime abitudini purchè associate all'essenza vera dell'arte marziale, che deve essere la preparazione al combattimento!!!

Come sempre...Buon allenamento