
Ovviamente mi accorgevo fin da subito che mettere un avversario in leva in piedi, magari dopo aver intercettato un suo pugno, era quantomeno utopia...Ed il Jiu Jitsu brasiliano fu la risposta alla mia ricerca.
All'inizio il panorama marziale italiano non offriva granchè in tema di BJJ e cosi iniziai a viaggiare ed a studiare un pò con Fabrizio Manzo ed i Vacirca, che al tempo in Europa erano l'unica risposta alla voglia reale di BJJ. Iniziai a partecipare alle prime competizioni di un surrogato di BJJ, dove si partiva in ginocchio (per evitare pericolose cadute ad un praticante inesperto) e qualsiasi leva era ammessa, comprese dita e torsioni sul tallone (strano modo di preservare l'atleta).....Fino a che questo tipo di competizioni pian piano sparirono, anche a causa di un regolamento non codificato e diverso a seconda della collocazione geografica della gare o dell'arbitro in questione (e non poteva essere altrimenti), per lasciar posto alle gare di submission.
Per anni gareggiai quasi solo in quelle, fino a dedicarmi praticamente solo al valetudo per 3 anni.
Mi dedicai esclusivamente al BJJ solo quando ebbi la certezza che i tempi fossero maturi, mi tolsi la mia cintura nera di JJ tradizionale, inutile ai miei occhi, e cominciai a studiare con un maestro vero, fino a raggiungere la marrone, mio grado attuale.
Vi chiederete il perchè di questo lungo "amarcord"....Bhe è presto detto: la strada per arrivare ad essere un buon praticante ed un istruttore di BJJ è lunga e tortuosa....Occorre allenarsi e combattere ed essere pronti a mettersi in discussione. Se oggi in Italia si trovano solo istruttori qualificati ciò si deve alle cinture, ed al fatto che il BJJ sia un'arte marziale vera, a differenza della submission, che non essendo regolamentata da gradi, tutti in teoria possono insegnare.
Ecco il fiorire di istruttori no gi in tutta Italia che, salvo rare eccezioni come i miei amici Saverio Longo o Morris Cilfoni (comunque competitivi anche con Gi), per la maggior parte sono adepti di tale credo solo perchè non hanno credenziali per insegnare BJJ. Magari ci hanno provato, cambiandogli nome, o provando ad andare avanti senza allenarsi ne combattere mai, ma alla fine hanno dovuto optare per autodefinirsi istruttori di submission wrestling in quanto nessuno dava loro le cinture per anzianità.
Al solito: "potete ingannare qualcuno per sempre, tutti per qualche tempo, ma non potete mai ingannare tutti per sempre"....Neanche voi stessi!!!!!!!